Blu come il Mercoledì

Il progetto, presentato in prima assoluta al Convegno Internazionale sull'Autismo a San Miniato, è una ricerca che pone al centro dell'esplorazione la diversità intesa non come qualcosa di estraneo che può spaventare o indurre al distacco, all'allontanamento, ma la diversità come elemento che affascina ed in cui si può scoprire qualcosa di unico e soprendente. La diversità significa contatto con il nuovo, lo sconosciuto, significa veder sospesi i capi saldi che guidano la nostra esistenza, il vacillamento delle certezze. In questo senso è facile comprendere come la diversità e il contatto con la stessa possano significare arricchimento, adattamento, cambio delle strategie relazionali e delle logiche convenzionali.

Lo spettacolo intende mettere il pubblico vis a vis con l'ignoto, con ciò che gli è estraneo e che può anche spaventarlo facendolo trovare disarmato, ma a questo spaesamento deve seguire la sorpresa, l'attenzione, l'avvicinamento, la fascinazione. L'obiettivo della sensibilizzazione passa attraverso il contatto diretto con un modo altro, che si scopre dotato di sue regole, logiche, prospettive e confini; un mondo che poi non è così diverso da quello che ciascun individuo si costruisce attorno.

La performance, diretta da Firenza Guidi, è interpretata da Davide Salodini.

Davide nasce a Gavardo (Brescia) e cresce a Padenghe sul Garda; finita la maturità scientifica decide di iscriversi alla scuola di circo Flic di Torino. Inizia così il percoro circense che lo vede costantemente accompagnato da una palla di 85 cm che lo porta a Budapest in Ungheria, ad Auch in Francia nel festival "Cirka", a Reus in Catalunia dove partecipa a un altro spettacolo collettivo nel festival "Trapezi". Finita la scuola si allena da solo prima a Barcellona e poi ai Fratellini a Parigi per entrare poi in contatto con Firenza Guidi con la quale comincia una collaborazione in marzo 2012.