In Dog Tags Firenza Guidi medita sulla guerra.

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Non è solo imparare. La Scuola Internazionale condotta dall'artista Firenza Guidi al Frantoio di Fucecchio offre uno spazio per entrare e acquisire esperienza in un processo creativo. Attraverso interazione, impegno e scambio il partecipante sviluppa le proprie potenzialità. Vengo dall'India e sono stata invitata, come film-maker, a fare un documentario sull'evoluzione della performance Dog Tags. Tuttavia, la mia partecipazione alla scuola ha fatto si che lo scopo del mio film andasse ben al di là della mera funzione documentaria.

Il processo creativo ha molte sfaccettature perché la scuola riunisce artisti provenienti da discipline e da paesi diversi. Gli esercizi creati per il lavoro diventano subito scene da cui attingere per il montaggio finale. La performance evolve incorporando elementi del luogo, una piazza nel cuore di Fucecchio e da un testo letterario, il Mattatoio 5 di Kurt Vonnegut. Questi non sono scelti a caso. Tutt'altro, i partecipanti alla scuola vengono incoraggiati a esplorarli per un maggior effetto drammatico.

In Dog Tags Firenza Guidi medita sulla guerra. Un'immagine di vedove, che Firenza ha sviluppato insieme a due scenografi di Cardiff, diventa lo spunto primario. La figura della vedova è vista come ciò che permane e sopravvive alla guerra. La sua mise nera supera in rigidità l'uniforme dei soldati. Con grande coraggio Firenza dà alle vedove un volto umano e le rievoca attraverso un linguaggio del corpo preciso, insieme aggressivo e seducente. Emozione e sensualità sono parole chiave per l'intera performance.

Il lavoro è molto fisico aprendo diverse possibilità di parlare col corpo. Questa caratteristica ha influenzato anche la composizione dell'immagine attraverso la telecamera, marcata da una rissa di movimenti. Una volta entrata nel processo creativo mi sono trovata in mezzo al cerchio dei performer muovendomi con loro, a volte contro e a volte insieme a loro. L'obiettivo non voleva documentare il lavoro dall'esterno ma voleva essere l'occhio di un altro artista che risponde, come gli altri, a impulsi creativi. Le immagini che ho sviluppato testimoniano una specie di ipnosi vissuta durante la partecipazione al processo creativo.

Oltre a partecipare a forum e film festival in India, in Italia e in Gran Bretagna, dove al momento vivo e studio, il film è già in programma per una conferenza internazionale che esplora i rapporti tra pratica d'arte e antropologia che si svolgerà in Galles all'inizio del 2006. Per questo insieme a Firenza Guidi, stiamo sviluppando un dialogo e intervento in supporto al film.

Quando
11 luglio 2005
Autore
Aparna Sharma